Uno spettacolo che evoca le immagini e i sentimenti della cultura e delle tradizioni liguri e una conversazione sul territorio delle Quattro Province, l’area appenninica in cui si incontrano le province di Genova, Alessandria, Piacenza e Pavia.

È questo il programma di giovedì 11 agosto alle Serate letterarie Giana Anguissola di Travo, che avrà come protagonisti il gruppo folk I Liguriani e il giornalista Paolo Ferrari, autore di numerosi saggi e articoli sulla cultura materiale e immateriale delle Alpi e dell’Appennino delle Quattro Province.

L’evento fa parte del cartellone di Appennino Festival, e vedrà anche la partecipazione di Maddalena Scagnelli, direttrice artistica della rassegna e da tanti anni impegnata nella riscoperta e nella promozione della musica tradizionale.

Suoni dai mondi liguri, questo il titolo del concerto dei Liguriani, è un progetto nato per valorizzare le musiche e i brani tradizionali del territorio ligure, luogo di confine compreso tra il mare, le colline e l’Appennino. Lo spettacolo mescola ballate della tradizione ligure a musiche da danza come gighe, monferrine, mazurche, bisagne, valzer, perigordini e alessandrine.
Questo repertorio viene affrontato dal gruppo con uno stile fedele alla tradizione, ma allo stesso tempo affine alla sensibilità dei musicisti: Fabio Biale (voce e violino), Michel Balatti (flauto traverso), Fabio Rinaudo (cornamusa), Filippo Gambetta (organetto diatonico) e Claudio De Angeli (chitarra).

Nel corso della serata il giornalista e studioso di Appennino Paolo Ferrari presenterà il suo libro Il mantello del centauro: storia, identità e rappresentazione nelle alte terre delle Quattro Province (Musa, 2019).
Il volume si compone di due sezioni. La prima, di carattere storico-antropologico, prende in considerazione un periodo lunghissimo, e analizza i modi e le forme del popolamento delle alte valli di quell’area geografica e culturale delimitata grosso modo dai corsi dei fiumi Trebbia e Scrivia a est e ad ovest, dai monti dell’entroterra genovese a sud, e dalle colline dell’Oltrepò pavese e del Piacentino a nord. La seconda è invece dedicata agli anni dell’ultima guerra, della Resistenza e del dopoguerra, eventi traumatici che si sono abbattuti come un tornado sul mondo contadino di montagna, mettendone a dura prova le strutture profonde e le forme di organizzazione socioculturale e creando le premesse del successivo fenomeno del declino e dell’abbandono.

L’appuntamento con Paesaggio, Musica e Racconto è alle ore 21.15 nella piazzetta dell’asilo di via Borgo Est. L’ingresso è gratuito.